Un nuovo inizio: introduzione

Vi è mai capitato di svegliarvi un giorno e rendervi improvvisamente conto che tutto ciò che vi circonda è di colpo diventato diverso da ciò che pensavate fosse? Svegliarsi e avere di colpo la consapevolezza che magari le cose, le persone intorno a noi  non siano più le stesse o che magari  semplicemente siamo noi che fino al giorno prima le avevamo idealizzate in  maniera differente?

Ma quanto è deludente e frustrante aprire gli occhi e guardare qualcuno con occhi nuovi, occhi che però non mentono più.Avete presente le famose “fette di prosciutto”?Ecco, io  alle beata età di 34 anni le ho mangiate quelle fette.Non so bene come sia successo onestamente, ma le ho mangiate ed ad un certo punto ho visto tutto da una nuova prospettiva. E quello che vedevo non mi piaceva per nulla.

Non mi sono riconosciuta in nulla delle cose che mi circondavano. Non mi sono ritrovata negli occhi di nessuno, e paradossalmente alla fine nemmeno nei miei stessi occhi.

Ho iniziato a chiedermi se davvero fosse tutto sbagliato, a chiedermi cosa fosse realmente accaduto negli ultimi  16 anni, come ho fatto ad essere così ingenua. Ho ricominciato a dover fare i conti con me stessa, i miei attacchi di panico e la mia ansia.

Ho iniziato  a fare i conti con una realtà diversa, una realtà che non volevo ma che non mi ha lasciato nessuna alternativa se non affrontarla.

Questa smania che hanno gli altri di ricercare la felicità nelle grandi cose, che poi alla fine gli causa un’immensa infelicità.Infelicità che, nel mio caso, si é abbattuta su di me come un fulmine a ciel sereno.

In uno di quei giorni di primavera, quando ti senti cosi connesso con la natura da sentire l’aria entrarti nei polmoni e riempirli di gioia:di vita.

E tu sei li, a credere di vivere la tua vita felice, in maniera normale, a goderti tutte le fortune che si celano nelle piccole cose che spesso ci sembrano banali, ma che di fatto non lo sono.

tutto scorre in maniera normale finché il cielo si squarcia sopra di te e tu non eri  per nulla pronto ad affrontare la tempesta.

E resti li come un idiota sotto la pioggia a sentirti stordito:a no capire cosa stia accadendo intorno a te. E la pioggia fredda ti bagna il viso. E le gocce di lacrime si mescolano con quelle che scendono giù ripidamente dalle punte dei capelli. E sei sola. E non c’e’ nessuno che possa prestarti un ombrello o possa indicarti una direzione. E tu sei cosi’ smarrita che non sai più dove andare e cosa fare.

Disperata e persa ti guardi intorno e no trovi un senso. E resti li’ ad aspettare che il temporale passi.

Ma la tempesta peggiora e tu lo sai che per ora non passerà, per cui lentamente e con il cuore infranto inizi ad incamminarti e chi lo sa dove ti porterà questo nuovo viaggio……

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